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martedì 6 settembre 2011

Visita perianale

=> Al Ministro della Salute Ferruccio Fazio

e p.c.
=> Al Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek
=> Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
=> Al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
=> Al Presidente della Camera Gianfranco Fini
=> Al Presidente del Senato Renato Schifani
=> Al Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino
=> Al Ministro della Giustizia Angelino Alfano
=> Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi
=> All'Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa
=> Al Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone
=> Al Questore di Matera Gianfranco Bernabei
=> Al Questore di Messina Carmelo Franco Maria Gugliotta
=>Al Questore di Bari Giorgio Manari
=> Al Questore di Padova Luigi Mario Francesco Savina
=> Al Questore di Roma Giuseppe Caruso
=> Al comando della Guardia di Finanza di Matera
=> Al comando dei Carabinieri di Matera
=> Al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo
=> All’assessore della Salute della Regione Basilicata
=> Al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola

Egregio Ministro della Salute Ferruccio Fazio,
Mi chiamo Sacco Eustachio ed abito a Matera. Le scrivo quest'e-mail per farLa consapevole di un nuovo caso di malasanità avvenuto ieri, dì 05/09/2011, all'interno del Pronto Soccorso dell'ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. Dato che soffro di una sospetta cisti perianale, il medico di famiglia mi ha detto di recarmi urgentemente al Pronto Soccorso. Dopo essermi recato lì, sono stato convocato dal dott. Alessandro Di Ciancia. Prima di farmi visitare, avevo comunicato al suddetto dottore i miei sintomi, tra cui forte dolore all'ano. Egli, però, esegue un'esplorazione rettale con estrema noncuranza, causandomi ulteriori sofferenze. Costui non è un medico, è una bestia! Come se il dolore non fosse abbastanza, egli ha cercato di tranquillizzarmi dicendomi che il dolore sarebbe stato passeggero. Cosa avrebbe fatto se da un momento all'altro avessi avuto un infarto? Si sarebbe lavato le mani? È facile imputare la morte di un paziente a un infarto o a un ictus, mentre le cause sono tutt'altro. Terminata la visita, il dott. Di Ciancia mi ha detto di recarmi in chirurgia per un'ulteriore visita. Qui sono stato accolto da una dottoressa bravissima, la quale ha cercato di effettuare la visita con tutta la propria delicatezza. Tutti i tentativi, però, sono stati nulli a causa della violenta visita precedente. Dato che non era possibile visitare la parte lesa, la dottoressa mi ha consigliato una terapia a base di pomata anestetica e pillole e ha rinviato la visita al giorno 08/09/2011. Colgo l'occasione per ricordarLe l'incontro che abbiamo avuto il giorno 02/12/2010 nell'auditorium dell'ospedale “San Carlo” si Potenza. In quell'evento mi aveva promesso che avrebbe risarcito nel più breve tempo possibile i danni fisici, biologici e morali che lo Stato Italiano mi ha causato, ma ciò non è ancora avvenuto. Sono anni che aspetto! Quando Lei e i suoi colleghi vi assumerete le Vostre responsabilità? Attendo una Sua risposta. Se volesse contattarmi chiami i numeri 3397671429 o 3397671430 o mandi un fax al numero 0835332180. Distinti saluti.

Matera, lì 06/09/2011

Eustachio Sacco