=> Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
=> Al Ministro dell'Economia e delle Finanze Giulio Tremonti
=> Al Ministro della Giustizia Angelino Alfano
=> Al Ministro della Salute Ferruccio Fazio
=>Al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma Giovanni Ferrara
=> Al Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone
=> Al Questore di Matera Gianfranco Bernabei
Spettabile Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma Giovanni Ferrara,
Il sottoscritto Sacco Eustachio, nato a Matera il 05/07/1951 ed ivi residente al Viale del Tulipano n°6, vuole farLa consapevole che lo Stato Italiano non rispetta i diritti dei cittadini. Da qualche tempo non è più possibile consegnare l'autocertificazione di esistenza in vita agli uffici del Tesoro di Matera per ricevere l'indennizzo, senza che i cittadini fossero avvisati. Nella giornata di ieri, dì 26/04/2011, avevo chiesto aiuto alle Forze dell'Ordine ma, invece di essere aiutato, la pattuglia che avevo richiesto presso gli uffici del Tesoro di Matera mi si rivolta contro. È possibile che accadano questi avvenimenti? Spero che i politici la smettano di cambiare le leggi senza avvisare i cittadini e che non facciano gli errori commessi negli anni '70. Sono anni che aspetto l'aumento dell'indennizzo e il risarcimento dei danni che lo Stato Italiano mi ha causato tramite farmaci ed emoderivati sperimentali. Verso la fine dell'anno scorso mi era arrivata la notizia di una transazione imminente tra i miei avvocati e l'Avvocatura Generale, ma a tutt'oggi non se n'è vista neanche l'ombra. Le ricordo che sono stato usato come cavia per testare farmaci ed emoderivati sperimentali e attendo il risarcimento dei danni fisici, biologici e morali che lo Stato Italiano mi ha causato e l'aumento dell'indennizzo. Attendendo una Sua risposta colgo l'occasione per porgerLe i miei più cordiali distinti saluti.
Matera, lì 27/04/2011
Eustachio Sacco
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