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sabato 18 dicembre 2010

Il diritto alla Salute Umana

Ecco un video che ho fatto per il sindaco di Matera Adduce:
http://www.youtube.com/watch?v=4rs1uQSSfUs

giovedì 2 dicembre 2010

Il Ministro Fazio a Potenza

Nella mattinata odierna il Ministro alla Salute Fazio ha partecipato al convegno tenutosi all'interno dell'Auditorium dell'ospedale "S. Carlo" di Potenza. Come potevo non essere presente? Ecco il breve video che ho girato al nosocomio potentino e l'e-mail che ho inviato nel pomeriggio al sig. Ministro.

http://www.youtube.com/watch?v=HbHsCrqdE9g


Egregio Ministro alla Salute Ferruccio Fazio,
mi chiamo Sacco Eustachio ed abito a Matera. Le scrivo quest'e-mail per dirLe che mi ha fatto molto piacere parlare con Lei. Spero che Lei e l'Avvocato Generale raggiungiate un accordo per risarcire i danni fisici, biologici e morali che Stato Italiano mi ha causato. Nuovamente colgo l'occasione per ringraziarLa per avermi ascoltato e spero che non si dimentichi di me. Ascoltandomi, Lei ha evitato che il convegno tenutosi all'interno dell'Auditorium dell'Ospedale “S. Carlo” di Potenza fosse disastroso, poiché io non l'avrei lasciata parlare, sovrastando anche la Sua voce amplificata dai microfoni, e avrei gettato ai piedi Suoi e degli altri politici presenti monete da 1 cent, 2 cent e 5 cent. Spero, infine, che Lei mantenga la Sua promessa di risarcire i danni che mi sono stati causati e di darmi l'adeguamento dell'indennizzo che non ho mai ricevuto. La ringrazio molto. Se vuole contattarmi, chiami i numeri 3397671429 o 3397671430. Distinti saluti.

Matera, lì 02/12/2010

Eustachio Sacco

martedì 16 novembre 2010

Risposta da L'Aquila

In questi giorni ho ricevuto dalla Questura di Agrigento un'e-mail, tramite le quale mi è stato comunicato quanto segue:

"Sig. Eustachio, il suo messaggio perviene a questo Ufficio da circa tre mesi in maniera
assillante e periodica (giornalmente) sebbene non siamo in indirizzo.

Sicuro di un mero errore di  digitazione di  indirizzo, si prega di voler apportare le
opportune variazioni nella trasmissione dell' email, significando  che  tale
disattenzione crea per questo ufficio notevole dispendio di risorse umane e materiale.

Si ringrazia per la collaborazione.

sostituto commissario salvatore taffaro"

mercoledì 22 settembre 2010

Vendola a Matera

Il diritto alla salute umana e alla manifestazione pacifica

=> Al Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek
=> Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
=> Al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
=> Al Presidente della Camera Gianfranco Fini
=> Al Presidente del Senato Renato Schifani
=> Al Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino
=> Al Ministro della Giustizia Angelino Alfano
=> Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi
=> Al Ministro della Salute Ferruccio Fazio
=> All'Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa
=> Al Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone
=> Al Questore di Matera Gianfranco Bernabei
=> Al Questore di Messina Carmelo Franco Maria Gugliotta
=>Al Questore di Bari Giorgio Manari
=> Al Questore di Padova Luigi Mario Francesco Savina
=> Al Questore di Roma Giuseppe Caruso
=> Al comando della Guardia di Finanza di Matera
=> Al comando dei Carabinieri di Matera
=> Al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo
=> All’assessore della Salute della Regione Basilicata
=> Al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola

Egregio Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola,
mi chiamo Sacco Eustachio ed abito a Matera. Mi ha fatto molto piacere che Lei sia venuto in visita a Matera. La stavo aspettando da molto tempo, perchè avevo tante cose da dirLe e volevo stendere ai Suoi piedi un tappeto. Le monetine che con cui l'ho realizzato rappresentano il risarcimento che aspetto da anni. All'interno del Policlinico di Bari sono stato usato come cavia umana! Se avrà la possibilità di tornare a Matera, Le preparerò un'altra sorpresa, fin quando non verrò risarcito. Lei riceve fondi per risolvere i problemi creati da Policlinico, quindi mi dia i miei soldi! Solo allora potrò rispettarLa. Non solo Bari deve risarcire i danni che mi sono stati causati, ma anche Padova e Roma, quindi cercate di arrivare ad un accordo. Voglio i miei soldi! Sono stato usato come cavia umana!

Egregio Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo,
quando verrò a Potenza, vedrà cose ben più peggiori.

Vorrei dire anche a tutti i politici italiani e ai membri della Scienza Medica che la stessa cosa vale per ognuno di essi.
Se volete contattarmi chiamate i numeri 3397671429 o 3397671430. Distinti saluti.

Matera, lì 19/09/2010

Eustachio Sacco

martedì 21 settembre 2010

Policoro

Ecco alcune foto che ritraggono i commissari che indagano riguardo il caso di malasanità avvenuto a Policoro.

lunedì 13 settembre 2010

Intervista "Il Resto"

Dopo aver ricevuto una telefonata da un giornalista de "Il Resto", col quale ho avuto una discussione, e aver espressamente richiesto di non pubblicare niente riguardo l'"intervista" a cui ero stato sottoposto, nell'ultima uscita del settimanale è presente un articolo che riporta parzialmente il testo di un'e-mail che ho mandato a svariati politici italiani, questure di polizia e giornalisti. Con questo post voglio comunicare che le responsabilità conseguenti alla pubblicazione di questo articolo sono del settimanale "Il Resto" e del giornalista che ha pubblicato l'articolo, poichè io avevo chiesto espressamente di non pubblicare nessun articolo nei miei confronti. Questo perchè il giornalista non voleva pubblicare tutto ciò che avevo da dire, ma voleva pubblicare (come è successo) parte delle mie parole.


venerdì 3 settembre 2010

Terroristi

Rispettate il diritto alla salute umana!

=> Al Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek
=> Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
=> Al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
=> Al Presidente della Camera Gianfranco Fini
=> Al Presidente del Senato Renato Schifani
=> Al Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino
=> Al Ministro della Giustizia Angelino Alfano
=> Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi
=> Al Ministro della Salute Ferruccio Fazio
=> All'Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa
=> Al Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone
=> Al Questore di Matera Gianfranco Bernabei
=> Al Questore di Messina Carmelo Franco Maria Gugliotta
=>Al Questore di Bari Giorgio Manari
=> Al Questore di Padova Luigi Mario Francesco Savina
=> Al Questore di Roma Giuseppe Caruso
=> Al comando della Guardia di Finanza di Matera
=> Al comando dei Carabinieri di Matera
=> Al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo
=> All’assessore della Salute della Regione Basilicata
=> Al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola
=> Alla Redazione della Gazzetta del Mezzogiorno
=> Alla Redazione del Quotidiano
=> Alla Redazione de La Nuova Basilicata
=> Alla Redazione di Rai 1, 2 e 3
=> Alla Redazione di TRM
=> Alla Redazione di Telenorba
=> Alla Redazione di Striscia La Notizia
=> Alla Redazione de “Il Mattino”
=> Alla Redazione de “Il Giornale”
=> Alla Redazione de “La Stampa”
=> Alla Redazione de “Il Napoli”

Egregi Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e ministri Fini, Sacconi e Schifani,
Vi scrivo quest'e-mail per chiederVi come mai, nonostante tutte le e-mail che Vi ho mandato, non mi avete mai risposto. AssumeteVi le Vostre responsabilità! Io sono un cittadino onesto, pago le tasse ed esigo rispetto! Voi non sapete cosa sia il rispetto! Avete fatto sempre orecchie da mercante! Avete bisogno di denaro per rispondermi? I Vostri predecessori hanno commesso tantissimi errori negli anni '70, ma Voi continuate a sbagliare! Sapete come sono l'odore ed il sapore della minestra? Se non sapete ciò, non avete dignità di uomini! Siete solo dei criminali di guerra e terroristi!

Egregio Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino,
io mi fido di Lei e del Suo senso di giustizia. Non faccia gli stessi errori dei Suoi colleghi! Se questi errori continuano ad essere commessi, ciò vuol dire che l'Italia è una fogna! Perchè non sono stato avvisato quando la Magistratura ha mandato i Carabinieri, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza a sequestrare i farmaci sperimentali che mi avevano somministrato? Che business c'era con la NATO e la Multinazionale? Se io avessi firmato un contratto con l'IDI negli anni '70, a casa sarebbe arrivato molto denaro, ma io non sarei mai più tornato perchè sarei morto in Russia! Voglio che Lei faccia qualcosa per il falso che l'Avvocato Generale dichiara nei miei confronti. Egli non rispetta ciò che il mio corpo ha subito! Il contagio non mi è stato causato da trasfusione di sangue infetto, bensì da somministrazione, senza la dovuta personale informativa, di medicinali sperimentali quali ERGAN, TRILERGAN fiale, MIXOGON, DDS 50 mg e SYNACTHEN fiale, chimicamente composti con emoderivati infetti, dolosamente e strumentalmente usandomi come cavia. Si faccia inoltre dare dai Suoi colleghi le cartelle cliniche che non sono state trovate al momento del sequestro. Potrei scrivere pagine e pagine a riguardo, ma spero che nel 2010 la giustizia trionfi sulla corruzione e venga rispettato il diritto alla salute umana. La ringrazio anticipatamente per il Suo impegno nel far rispettare la legge.

Egregio Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo,
Lei, come Presidente della mia regione, non ha fatto niente per mia moglie, diversamente abile con accompagnamento che non sa intendere e volere. Ha abusato di lei! Perchè non ha fatto niente quando, nel nosocomio materano, le hanno fatto saltare tutti i denti? Si deve vergognare! Ho manifestato per sei giorni davanti la Regione Basilicata di Potenza e Lei non è mai sceso e non mi ha mai invitato nel Suo ufficio per parlare da uomo a uomo. Neanche gli animali vengono trattati come Lei ha trattato mia moglie! Chieda a Sua moglie quanto soffrono le donne quando non hanno più utero, ovaie e intestino e hanno bisogno del pannolone. Se non sa fare il Suo lavoro, dia le dimissioni! Lei approfitta delle persone che non sanno né intendere né volere! Spero che Lei non diventi mai diversamente abile, anche se così capirebbe tutti gli errori che ha commesso. Potrei parlarLe per ore dei Suoi errori, ma spero che con queste poche frasi capisca che Lei non ha dignità di uomo! Si vergoni! Si vergogni! Si vergogni! Rispetti il diritto alla salute umana perchè non sa cosa significa!

Egregio Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa,
Le avevo già detto che io sono un osso duro. Lei non sa cosa vuol dire avere un figlio o una figlia di 20 anni. Se sapesse ciò, capirebbe gli errori della politica e della scienza. Questo l'ha voluto Lei! Lei non capisce cosa si prova nel farsi strappare testicoli, pene, ormoni, reni, milza, pancreas, fegato, colon, polmoni, trachea, cuore e cervello! Ho così tanti polipi che potrei preparare colazione, pranzo e cena! Si vergogni! Se potrei tirerei addosso a Lei e ai suoi colleghi gli organi che la politica e la scienza mi hanno danneggiato! Lei pensa solo ai soldi e non al bene dei cittadini! Lei non sa cosa vuol dire essere un uomo! Lei mi deve risarcire i danni fisici, biologici e morali, sia interni sia esterni, che mi sono stati causati! Non mi hanno fatto delle trasfusioni di sangue infetto, ma mi hanno usato come cavia umana! Lei è solo un criminale e un terrorista! Non si dimentichi di me! Io non ho paura di Lei! Il contagio non mi è stato causato da trasfusione di sangue infetto, bensì da somministrazione, senza la dovuta personale informativa, di medicinali sperimentali quali ERGAN, TRILERGAN fiale, MIXOGON, DDS 50 mg e SYNACTHEN fiale, chimicamente composti con emoderivati infetti, dolosamente e strumentalmente usandomi come cavia. Io non sono un politrasfuso, ma una cavia umana! Mi dia i miei soldi che Lei ha nelle Sue tasche. Cosa fa con i soldi dell'aumento dell'indennizzo che mi spettano? Coi soldi che mi ha rubato gioca d'azzardo? Lei può cambiare tutte le leggi che vuole, ma io pretendo i miei soldi. Si faccia una cultura, perchè Lei occupa la posizione in cui si trova solo grazie alla Sue conoscenze nella politica italiana. Lei non sa cos'è il diritto alla salute umana. Anche il Vaticano sapeva della mia malattia ed è grazie agli scienziati del Papa se le mie immagini sono sulle enciclopedie. Che accordi c'erano tra il Vaticano e lo Stato Italiano? Potrei dirLe molte altre cose, ma i fogli non basterebbero. Dopo essersi acculturato, mi dia una risposta! Si vergogni! Si vergogni! Si vergogni! Si vergogni! Si vergogni! Si vergogni! Io La sto aspettando! Non ho paura di Lei!

Se volete contattarmi chiamate i numeri 3397671429 o 3397671430. Distinti saluti.

Matera, lì 26/08/2010

Eustachio Sacco

giovedì 19 agosto 2010

Oggi ho caricato un nuovo video su YouTube. Questo è il link per visualizzarlo:
http://www.youtube.com/watch?v=pCJGlTn8rYo&feature=feedu

venerdì 13 agosto 2010

Basilicata

=> Al Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek
=> Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
=> Al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
=> Al Presidente della Camera Gianfranco Fini
=> Al Presidente del Senato Renato Schifani
=> Al Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino
=> Al Ministro della Giustizia Angelino Alfano
=> Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi
=> Al Ministro della Salute Ferruccio Fazio
=> All'Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa
=> Al Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone
=> Al Questore di Matera Gianfranco Bernabei
=> Al Questore di Messina Carmelo Franco Maria Gugliotta
=>Al Questore di Bari Giorgio Manari
=> Al Questore di Padova Luigi Mario Francesco Savina
=> Al Questore di Roma Giuseppe Caruso
=> Al comando della Guardia di Finanza di Matera
=> Al comando dei Carabinieri di Matera
=> Al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo
=> All’assessore della Salute ddopoella Regione Basilicata

Egregi Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino,
mi chiamo Sacco Eustachio ed abito a Matera. Vi scrivo quest'e-mail per augurarVi di passare un bel ferragosto coi Vostri parenti. Nella mia testa, però, rimane sempre un dubbio: vorrei che diciate qualche parola all'Avvocato Generale e ai suoi sottoposti, visto che manca circa un mese e mezzo all'incontro che si terrà a Settembre. Dico questo perchè a Settembre il mare da poco mosso passerà a forza 10, peggio di un uragano. In questi mesi ho inviato e-mail con tutta la calma possibile, cercando di far ragionare sui propri errori i politici italiani. È impossibile che siate indifferenti alle mie parole e spero di poter arrivare ad un accordo pacifico.

Egregio Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo,
anche Lei, come tutti i Suoi colleghi, non ha mai risposto alle mie e-mail. Come ben sa, ho manifestato sei giorni all'ingresso della Regione Basilicata a Potenza e oggi vorrei dirLe alcune parole. Quando ho manifestato Lei non si è degnato neanche di parlarmi un attimo. Si vergogni! Lei non sa cos'è il rispetto per la salute umana! Lei non sa cosa vuol dire avere disagi in famiglia! Mia moglie è stata operata per colectomia subtotale e non è in grado di intendere e di volere. Lei non sa quanto soffre ogni giorno mia moglie! Nell'ospedale “Madonna delle Grazie” stava per morire! Qui ha perso tutti i denti! Hanno approfittato di una donna incapace di intendere e volere! E Lei non fa niente perchè casi simili non si ripetano! Mia moglie adesso è come una neonata. Si faccia spiegare dai Suoi genitori di quante attenzioni hanno bisogno i neonati. Dite di spendere milioni di Euro per i diversamente abili, ma mia moglie è sempre stata assistita solo ed esclusivamente da me e da mio figlio! Cosa ha fatto e fa tutt'ora la regione per questa donna? Tra pochi giorni è ferragosto e andrò con mia moglie in montagna. Anche qui sono evidenti le pecche della Regione Basilicata perchè mancano completamente i servizi igienici o, se presenti, hanno un livello igienico-sanitario scarsissimo! Potrei scrivere migliaia di libri anche su tutto ciò che accade in Basilicata. Questa è una regione ricchissima, ma i politici lucani pensano solo ai propri profitti. Noi non abbiamo bisogno degli aiuti delle regioni confinanti. La Basilicata ha un patrimonio artistico e culturale da far invidia a città del calibro di Venezia o Roma o delle altre città di tutto il mondo. Non abbiamo bisogno di fabbriche perchè abbiamo milioni di ettari di terreno fertilissimo! Le nostre fabbriche sono la terra! Abbiamo pozzi di petrolio e gas naturale! Potremmo essere la regione più ricca d'Italia, ma i politici lucani non sanno sfruttare la nostra ricchezza! Vergognatevi!
Egregio Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa,
voglio ricordarLe che ha ancora un mese e mezzo di tempo circa. Spero che le mie parole Le facciano cambiare idea. Si assumi le Sue responsabilità! Rispetti il diritto alla salute umana! Spero che capisca gli errori che i politici italiani hanno commesso 40 anni fa e spero che questi errori non si ripetano. Si ricordi che il contagio non mi è stato causato da trasfusione di sangue infetto, bensì da somministrazione, senza la dovuta personale informativa, di medicinali sperimentali quali Ergan, Trilergan fiale, Mixogon, DDS 50 mg e Synacthen fiale, chimicamente composti con emoderivati infetti, dolosamente e strumentalmente usandomi come cavia. Cosa Le fanno pensare le parole “doloso” e “colposo”? Sequestri le cartelle cliniche, tutti i documenti e le foto presenti nelle enciclopedie di tutto il mondo che riguardano me, la mia malattia e lo scempio che hanno fatto del mio corpo, usandomi come cavia. Se le studi per bene, così capirà pienamente ciò che ho passato e il perchè della mia continua richiesta di risarcimento! Ritrovi o si faccia produrre su Sua richiesta DDS 50 mg e Ferrogram, così potrà provare direttamente sul Suo corpo ciò che la Scienza Medica ha fatto sul mio! Le ricordo inoltre che, quando il livello dell'ammonio all'interno del corpo sale, la persona va in coma e il cervello viene distrutto. Quante persone hanno fatto questa fine attendendo il risarcimento? Quanti figli hanno pianto le atrocità che i proprio padri hanno subito? Il mio corpo è irreversibilmente irreparabile, indipendentemente dal risarcimento che mi spetta! Potete darmi tutto l'oro del mondo, ma esso non basterà per curare le lesioni interne ed esterne che mi avete causato! Rispettate il diritto alla salute umana!

Attendo da Voi una risposta. Se volete contattarmi chiamate i numeri 3397671429 o 3397671430 oppure andate sul sito http://redellasanita.blogspot.com . Distinti saluti.

Matera, lì 13/08/2010

Eustachio Sacco

giovedì 12 agosto 2010

Pisa

=> Al Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek
=> Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
=> Al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
=> Al Presidente della Camera Gianfranco Fini
=> Al Presidente del Senato Renato Schifani
=> Al Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino
=> Al Ministro della Giustizia Angelino Alfano
=> Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi
=> Al Ministro della Salute Ferruccio Fazio
=> All'Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa
=> Al Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone
=> Al Questore di Matera Gianfranco Bernabei
=> Al Questore di Messina Carmelo Franco Maria Gugliotta
=>Al Questore di Bari Giorgio Manari
=> Al Questore di Padova Luigi Mario Francesco Savina
=> Al Questore di Roma Giuseppe Caruso
=> Al comando della Guardia di Finanza di Matera
=> Al comando dei Carabinieri di Matera
=> Al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo
=> All’assessore della Salute ddopoella Regione Basilicata

Egregi Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino,
mi chiamo Sacco Eustachio ed abito a Matera. Vi scrivo quest'e-mail per continuare a parlarVi del mio calvario. Come Vi ho già detto, sul mio corpo sono state effettuate 45 biopsie. Queste, oltre a causarmi le lesioni interne di cui Vi ho sempre parlato, hanno causato anche lesioni esterne: il mio corpo è pieno di cicatrici! Potete notarle chiaramente sulle foto che Vi ho mandato via e-mail e, se le foto non bastano, posso farvele vedere direttamente coi Vostri occhi. Ma parliamo del mio calvario: negli anni '80 mi sono rivolto al prof. Dott. Fabrizio Menchini Fabris, L.D. e specializzato in Endocrinologia, specialista in Cardiologia, Malattie del tubo digerente, sangue e ricambio, docente nella Scuola di Specializzazione in Andrologia all'università di Pisa. Mi sono recato presso egli per raccontargli la mia storia, così come la sto raccontando a Voi. Dopo aver sentito ciò che avevo da dirgli, ha voluto vedere le cartelle cliniche riguardanti i farmaci e gli emoderivati sperimentali. Dopo averle osservate attentamente, mi ha indicato una terapia a base di Samyr fiale e mi ha detto di telefonargli dopo due mesi se ci fossero stati miglioramenti. Dopo qualche settimana, notai che la terapia funzionava e le macchie della malattia rarissima erano quasi del tutto scomparse! Così, raggiante, lo feci notare anche a mia moglie, la quale mi disse di telefonare subito al professore. Egli mi disse di continuare la terapia per altri due mesi e di richiamarlo in seguito. Al quarto mese di terapia egli mi invitò nuovamente a Pisa. Qui notò che le macchie erano completamente sparite, ma rimanevano, visibilissime, le lesioni interne ed esterne che mi erano state causate dalla Scienza Medica. Notandole, inveì contro i propri colleghi, dicendo che il mio corpo era stato gravemente lesionato nel fior fiore della gioventù. Vi ho raccontato ciò perchè il mio corpo è irreversibilmente irreparabile, indipendentemente dalla cifra del risarcimento che mi spetta! Potete darmi tutto l'oro del mondo, ma esso non basterà per curare le lesioni interne ed esterne irreparabili che mi avete causato! Dopo anni e anni di carcere, sono bastati solo quattro mesi per curarmi! C'era bisogno di danneggiare irreparabilmente il mio corpo? Questa è Scienza o Fantascienza? Questo voglio far capire ai politici italiani e all'Avvocato Generale dello Stato Italiano! E per ricordarvelo ulteriormente Vi verrò a trovare tutti nel sonno! I pezzi del mio corpo sono stati studiati in tutto il mondo, ma nessuno ci ha mai capito qualcosa!

Egregio Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa,
se Lei pensa di saper fare bene il proprio lavoro, sequestri le cartelle cliniche, tutti i documenti e le foto presenti nelle enciclopedie di tutto il mondo che riguardano me, la mia malattia e lo scempio che hanno fatto del mio corpo, usandomi come cavia. Se le studi per bene, così capirà pienamente ciò che ho passato e il perchè della mia continua richiesta di risarcimento! Le ricordo che il contagio non mi è stato causato da trasfusione di sangue infetto, bensì da somministrazione, senza la dovuta personale informativa, di medicinali sperimentali quali Ergan, Trilergan fiale, Mixogon, DDS 50 mg e Synacthen fiale, chimicamente composti con emoderivati infetti, dolosamente e strumentalmente usandomi come cavia. Cosa Le fanno pensare le parole “doloso” e “colposo”? Voglio spiegarLe un ultima cosa: mi hanno dato dosi e dosi di DDS 50 mg, unito al Ferrogram, il quale evitava emorragie celebrali. Questo perchè DDS 50 mg è una droga che distrugge il cervello! Se non crede alle lettere che Le mando ogni giorno, ritrovi questi due farmaci o se li faccia produrre appositamente per Lei e solo così potrà capire una minima parte di ciò che ho subito! Le ricordo che, oltre al risarcimento per i danni che ho subito, Le chiedo continuamente l'aumento dell'indennizzo che non ho mai ricevuto. Dove sono finiti i miei soldi? Avete cambiato le leggi, ma perchè ciò? Perchè continuate a martoriarci? È un nostro diritto essere risarciti per ciò che lo Stato Italiano ci ha fatto! Sappi inoltre che, quando il livello dell'ammonio all'interno del corpo sale, la persona va in coma e il cervello viene distrutto. Quante persone hanno fatto questa fine attendendo il risarcimento? Quanti figli hanno pianto le atrocità che i propri padri hanno subito?

Attendo da Voi una risposta. Se volete contattarmi chiamate i numeri 3397671429 o 3397671430 oppure andate sul sito http://redellasanita.blogspo.com . Distinti saluti.

Matera, lì 13/08/2010

Eustachio Sacco

mercoledì 11 agosto 2010

Istituto Dermopatico "Immacolata"


=> Al Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek
=> Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
=> Al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
=> Al Presidente della Camera Gianfranco Fini
=> Al Presidente del Senato Renato Schifani
=> Al Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino
=> Al Ministro della Giustizia Angelino Alfano
=> Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi
=> Al Ministro della Salute Ferruccio Fazio
=> All'Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa
=> Al Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone
=> Al Questore di Matera Gianfranco Bernabei
=> Al Questore di Messina Carmelo Franco Maria Gugliotta
=>Al Questore di Bari Giorgio Manari
=> Al Questore di Padova Luigi Mario Francesco Savina
=> Al Questore di Roma Giuseppe Caruso
=> Al comando della Guardia di Finanza di Matera
=> Al comando dei Carabinieri di Matera
=> Al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo
=> All’assessore della Salute della Regione Basilicata

Egregi Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino,
mi chiamo Sacco Eustachio ed abito a Matera. Vi scrivo quest'e-mail per parlarVi dei 20 anni che ho passato come carcerato all'interno dell'Istituto Dermatologico “Immacolata” di Roma. Questa clinica era l'unica al mondo dove fosse possibile usarmi come cavia per studiare la malattia rarissima di cui soffrivo ma, per entrare, ho dovuto farmi raccomandare dall'arcivescovo di Matera del tempo. Consegnai la lettera di Monsignore all'Istituto, ma come risposta mi dissero che le raccomandazioni non valevano niente. Visto che mi era stato vietato l'accesso all'Istituto anche con una raccomandazione, mi spogliai e feci vedere a tutti le macchie presenti sul mio corpo. Dopo essermi rivestito mi fu detto di accomodarmi in una sala d'attesa e, dopo qualche minuto, fui circondato da una moltitudine di scienziati ed essi, pensando che la malattia fosse causata da un tumore maligno, mi diedero dai 6 mesi ai 2 anni di vita. Uno di essi, basso di statura ma grande nello spirito, mi disse che, se fossi stato ricoverato, avrebbero impiegato molto tempo per studiare la mia malattia. Accettai le sue condizioni grazie alla mia grandissima voglia di guarire e non essere più considerato dagli altri come un mostro. Quel giorno, però, cominciò il viaggio all'inferno. Dopo 2 giorni, gli scienziati organizzarono un congresso per parlare della mia malattia. Dalle ore 7.30 fino a tarda sera ogni settimana gli scienziati parlavano di me e della mia malattia. Per me c'era solo una ciotola di latte, mentre gli scienziati si rilassano e gli venivano serviti pranzi abbondanti. Questo si è ripetuto ogni settimana per 20 anni! Io volevo solo guarire! Grazie a Dio, ogni tanto mi era concesso tornare a casa per un mese. In 20 anni hanno effettuato sul mio corpo 45 biopsie e milioni di analisi e ho partecipato a 50 congressi nazionali, 20 europei e 5 mondiali! Finalmente sono riusciti a classificare la mia malattia: si tratta della reticulosi isteiocitaria benigna lichenoide papulare nodulare granulare di Winkelmann Müller. Alla fine dei conti, però, il risultato era che avevo buttato 20 anni della mia vita perchè tutt'ora gli scienziati non sanno come curare questa malattia. Vi dico questo perchè un giorno il dott. Simoni mi disse di andare dal direttore, il prof. Cavalieri, il quale, offrendomi un succo di frutta, mi disse di firmare, con l'inganno, dei fogli per far si che fosse possibile continuare le ricerche sulle cavie umane grazie ai fondi provenienti da non so dove. L'Istituto riceveva miliardi di Lire per usarmi come cavia umana, ma io non ricevevo mai un centesimo quando partecipavo ai congressi! A stento ricevevo da mangiare! Potrei scrivere migliaia di libri sul periodo che ho passato all'IDI! Un ragazzo ha passato lì 20 anni nella speranza di guarire, ma nel suo corpo sono state create soltanto ulteriori lesioni! La mia vita è stata bruciata!

Egregio Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa,
La faccio consapevole che questo è ancora l'inizio del mio calvario! E questo è solo il succo di ciò che mi è successo all'IDI! Potrei parlare all'infinito dei 20 anni che ho passato in questo carcere! Io sono soltanto una vittima! Si vergogni! Voglio infine ricordarle che il contagio non mi è stato causato da trasfusione di sangue infetto, bensì da somministrazione, senza la dovuta informativa personale, di medicinali sperimentali quali Ergan, Trilergan fiale, Mixogno, DDS 50 mg e Synacthen fiale, chimicamente composti con emoderivati infetti, dolosamente e strumentalmente usandomi come cavia. Cosa pensa leggendo le parole “doloso” e “colposo”? Si ricordi inoltre che non ho mai ricevuto l'aumento dell'indennizzo che attendo da anni. Dove sono finiti i miei soldi? Non solo quelli dell'indennizzo, ma anche quelli che mi spettano per essere stato usato come cavia umana! È inutile che cambia le leggi ogni minuto! Nel mio corpo sono state create gravissime lesioni interne! Anche se Lei non presta attenzione a quest'e-mail, io verrò a trovarla in sogno! Rispetti il diritto alla salute umana!

Attendo da Voi una risposta. Se volete contattarmi chiamate i numeri 3397671429 o 3397671430 oppure visitate il sito http://redellasanita.blogspot.com . Distinti saluti.

Matera, lì 12/08/2010

Eustachio Saccoa
=> Al Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek
=> Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
=> Al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
=> Al Presidente della Camera Gianfranco Fini
=> Al Presidente del Senato Renato Schifani
=> Al Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino
=> Al Ministro della Giustizia Angelino Alfano
=> Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi
=> Al Ministro della Salute Ferruccio Fazio
=> All'Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa
=> Al Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone
=> Al Questore di Matera Gianfranco Bernabei
=> Al Questore di Messina Carmelo Franco Maria Gugliotta
=>Al Questore di Bari Giorgio Manari
=> Al Questore di Padova Luigi Mario Francesco Savina
=> Al Questore di Roma Giuseppe Caruso
=> Al comando della Guardia di Finanza di Matera
=> Al comando dei Carabinieri di Matera
=> Al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo
=> All’assessore della Salute della Regione Basilicata

Egregi Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino,
mi chiamo Sacco Eustachio ed abito a Matera. Vi scrivo quest'e-mail per dirVi che oggi il mare è calmo ma ci sono comunque delle piccole onde che non lo rendono completamente piatto. Ho iniziato questa mia e-mail con queste parole per dirVi che mi farebbe molto piacere parlare faccia a faccia con l'Avvocato Generale e con i ministri Sacconi e Fazio per dirgli di non classificarmi come un invalido appartenente all'ottava categoria, ma come un uomo che è stato usato come cavia e strumento per testare farmaci ed emoderivati sperimentali e che ha dovuto partecipare a congressi nazionali, europei e mondiali. Vi elenco nuovamente i farmaci sperimentali che mi sono stati somministrati: Ergan, Trilergan fiale, Mixogon, DDS 50 mg, Synacthen fiale e gli altri che avete nascosto insieme alle cartelle cliniche. Questi farmaci sono una bomba atomica! Avete lesionato il mio corpo! Cosa pensate delle parole “doloso” e “colposo”? Cosa fareste se un vostro figlio, a 20 anni, venisse usato come una cavia da laboratorio su cui i potenti testano dei farmaci non usciti ancora in commercio? Avete bruciato la mia vita! L'unico ad avermi aiutato in tutta la mia vita è stato il prof. dott. Romeo Simoni, il quale mi ha salvato dalle allucinazioni e ha capito gli errori che avevano fatto i suoi colleghi.

Egregio Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi,
ricordate quando è venuto in visita a Matera? Perchè non si è fermato ad ascoltarmi? Perchè alle altre persone stringeva la mano e non si è degnato neanche di guardarmi? Ha paura di essere contagiato dai virus che la scienza ha iniettato dentro di me? Parla del Sociale, ma Lei non conosce minimamente questo argomento perchè anch'io faccio parte del Sociale!

Egregio Ministro della Salute Ferruccio Fazio,
Lei è da poco Ministro della Salute, ma penso che comunque abbia sentito parlare di me. La Sanità italiana mi ha preso in giro, perchè c'è differenza tra le parole “trasfusione” e “emoderivati sperimentali”! Il mio corpo è stato gravemente lesionato!

Nell'e-mail che Vi manderò domani parlerò dei vent'anni che ho passato nel carcere chiamato Istituto Dermopatico “Immacolata” di Roma. Rispettate il diritto alla salute umana! Attendo da Voi una risposta. Se volete contattarmi chiamate i numeri 3397671429 o 3397671430. Distinti saluti.

Matera, lì 11/08/2010

Eustachio Sacco

lunedì 9 agosto 2010

Padova

=> Al Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek
=> Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
=> Al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
=> Al Presidente della Camera Gianfranco Fini
=> Al Presidente del Senato Renato Schifani
=> Al Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino
=> Al Ministro della Giustizia Angelino Alfano
=> Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi
=> Al Ministro della Salute Ferruccio Fazio
=> All'Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa
=> Al Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone
=> Al Questore di Matera Gianfranco Bernabei
=> Al Questore di Messina Carmelo Franco Maria Gugliotta
=>Al Questore di Bari Giorgio Manari
=> Al Questore di Padova Luigi Mario Francesco Savina
=> Al Questore di Roma Giuseppe Caruso
=> Al comando della Guardia di Finanza di Matera
=> Al comando dei Carabinieri di Matera
=> Al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo
=> All’assessore della Salute della Regione Basilicata

Egregio Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
mi chiamo Sacco Eustachio ed abito a Matera. Le scrivo quest'e-mail per parlarLe del periodo che ho passato nel reparto di Clinica Dermatologica dell'Università di Padova. Inizio parlando della durata del mio ricovero: sono entrato circa alla fine di Luglio '74 e sono stato dimesso alla fine dell'anno, ma sulla cartella clinica hanno scritto che sono entrato il giorno 18/11/1974 e sono stato dimesso il giorno 21/12/1974. Hanno dichiarato il falso! Il direttore, il prof. Giuseppe Rabito, dopo avermi fatto firmare alcuni fogli mi ha abbracciato e mi ha dato il Bacio di Giuda. Parte delle cartelle cliniche, inoltre, non erano neanche firmate dai medici che mi utilizzavano come cavia! Per capire il perchè di ciò, il mio medico curante mi mandò dal direttore, il quale mi disse che l'avevano fatto per non avere problemi con la Regione Veneto. Essa, mi fu inoltre riferito, non aveva risorse economiche sufficienti per sperimentare farmaci come il Mixogon sul mio corpo. Voglio inoltre illustrarLe gli effetti collaterali di questo farmaco nocivo per la salute umana: per un ora, a partire dalla somministrazione, provavo freddo, tremavo, avevo convulsioni che mi sollevavano dal letto di 40-50 cm, allucinazioni, febbre oltre i 40° C. Il farmaco mi veniva iniettato da una ricercatrice di cui non ricordo i connotati, bionda e molto alta. Per smaltire il veleno del farmaco ed evitare danni renali, mi facevano bere 15 litri di acqua per 36 ore. Dopo 10 giorni dall'accaduto, il medico che si “curava” di me mi ha portato in un altro reparto dell'università, mi ha fatto stendere su un piano di marmo e, insieme ad altri suoi colleghi, mi hanno prelevato del sangue e mi hanno iniettato 10 mg di un farmaco dal colore rosso, di cui non conosco il nome. Dopo mezz'ora, si è ripetuta la stessa scena per ben due volte. I campioni del mio sangue sono stati tutti depositati in un laboratorio. Arrivato quasi Natale, chiesi al direttore di dimettermi per avere la possibilità di passare il Natale con la mia famiglia. Egli mi dimise il giorno 21/12/1974 e mi disse che, quando fosse arrivata una lettera a casa, sarei dovuto ripartire a spese dell'università per partecipare ad un congresso europeo. Il 24/02/1975 arrivò la lettera e, arrivato all'università, sono stato circondato da tantissimi scienziati, ai quali interessava più la mia salute che il congresso. Essi controllarono se avessi subito lesioni alle ossa e agli occhi. Vedendo ciò dissi ad un professore che mi ero recato li per il congresso e gli chiesi perchè mi controllassero le ossa e gli occhi. Egli mi rispose di non preoccuparmi e che stavano controllando se i farmaci mi avessero danneggiato. Capendo dove i medici volessero andare a parare, il giorno 25/02/1975 ho chiesto le dimissioni e sono tornato a casa. Essi volevano abusare del mio corpo! Non capivano niente! Hanno rubato la mia salute! Non hanno rispettato il diritto alla salute umana!
Egregio Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa,
mi rivolgo a Lei. Se Lei subisse ciò che ho subito io capirebbe cosa significa ciò! Capisca questo: il contagio non mi è stato causato da trasfusione di sangue infetto, bensì da somministrazione, sena la dovuta personale informativa, di farmaci sperimentali quali Ergan, Trilergan fiale, Mixogon, DDS 50 mg e Synacthen fiale, chimicamente composti con emoderivati infetti, dolosamente e strumentalmente usandomi come cavia. Solo capendo queste poche righe capirebbe ciò che ho subito! Voglio dirLe inoltre un'ultima cosa: rispetti il diritto alla salute umana!

Attendo da Voi una risposta. Se volete contattarmi chiamate i numeri 3397671429 o 3397671430. Distinti saluti.

Matera, lì 10/08/2010

Eustachio Sacco

Lesioni

Ecco, invece, l'e-mail che ho mandato ieri.

=> Al Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek
=> Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
=> Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi
=> Al Ministro della Salute Ferruccio Fazio
=> Al Presidente della Camera Gianfranco Fini
=> Al Presidente del Senato Renato Schifani
=> Al Ministro della Giustizia Angelino Alfano
=> Al Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone
=> Al Questore di Matera Gianfranco Bernabei
=> Al Questore di Messina Carmelo Franco Maria Gugliotta
=>Al Questore di Bari Giorgio Manari
=> Al Questore di Padova Luigi Mario Francesco Savina
=> Al Questore di Roma Giuseppe Caruso
=> Al comando della Guardia di Finanza di Matera
=> Al comando dei Carabinieri di Matera
=> Al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo
=> All’assessore della Salute della Regione Basilicata

Egregio Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
mi chiamo Sacco Eustachio ed abito a Matera. Le scrivo quest'e-mail per continuare a parlarle del mio calvario. La scienza medica ha abusato della mia persona! Non solo la scienza medica, ma anche le case farmaceutiche e tutti i politici italiani. Le dico questo perchè nel '74 furono sequestrati i farmaci e gli emoderivati sperimentali che mi avevano somministrato, ma non ho più avuto notizie a riguardo, nonostante i potenti sapessero il mio nome. Adesso io mi chiedo: cosa hanno fatto la corte dei conti e il Presidente della Repubblica di allora? Inoltre molte case farmaceutiche italiane, come la Crinos di Como,dove veniva prodotto il Trilergan, e la Ismo di Milano, furono chiuse e sequestrate. Mi è stato inoltre riferito che la Ismo stava per vendere il Mixogon a una casa farmaceutica di Zurigo, ma essa ha rifiutato l'accordo comprendendo la natura del “medicinale”. Tutti sapevano a cosa si andava incontro producendo questi “medicinali”: negli anni '70 per un chicco di riso gli africani “donavano” il proprio sangue infetto. Il contagio della mia persona, però, non mi è stato causato da trasfusione di sangue infetto, bensì da somministrazione, senza la dovuta personale informativa, di medicinali sperimentali quali Ergan, Trilergan fiale, Mixogon, DDS 50 mg e Synacthen fiale, chimicamente composti con emoderivati infetti, dolosamente e strumentalmente usandomi come cavia. Le dico questo perchè, nella causa che sto combattendo a riguardo, non voglio essere risarcito come un invalido appartenente all'ottava categoria, ma come un uomo che ha subito lesioni dopo essere stato usato da cavia e strumento per il collaudo di farmaci ed emoderivati sperimentali. Spero che questo messaggio sia recepito anche dall'Avvocato Generale, il quale mi farebbe molto piacere parlargli personalmente. Io ho un bel figlio, il quale ha sofferto molto vedendo la madre stesa perennemente sul letto a causa della somministrazione di psicofarmaci. Solo un padre può capire il proprio figlio e spero che lei, come padre e nonno, mi capisca. Le chiedo questo perchè solo Lei potrebbe aiutarmi, al contrario dei suoi colleghi all'interno del palazzo di vetro. Mio figlio si è diplomato al liceo linguistico e ha conseguito l'ECDL, avrebbe potuto anche iscriversi all'università, ma non l'ha fatto perchè lo Stato Italiano offre un futuro incerto ai nostri figli.

Egregio Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa,
sono anni che aspetto il risarcimento dei danni fisici, biologici e morali che mi sono stati causati. È ora che qualcuno si muova! È inutile continuare a giocare!

Per il momento mi fermo qui, ma presto Vi contatterò nuovamente. Voglio dirVi, infine, un'ultima cosa: rispettate il diritto alla salute umana! Allego inoltre a quest'e-mail delle foto riguardo la malattia rarissima di cui soffrivo. Aspetto da Voi una risposta. Se volete contattarmi chiamate i numeri 3397671429 o 3397671430. Distinti saluti.

Matera, lì 08/08/2010

Eustachio Sacco



Farmaci spetimentali

Oggi ho inviato una nuova e-mail a vari politici italiani e al Parlamento Europeo di Strasburgo.


=> Al Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek
=> Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
=> Al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
=> Al Presidente della Camera Gianfranco Fini
=> Al Presidente del Senato Renato Schifani
=> Al Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino
=> Al Ministro della Giustizia Angelino Alfano
=> Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi
=> Al Ministro della Salute Ferruccio Fazio
=> All'Avvocato Generale Ignazio Francesco Caramassa
=> Al Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone
=> Al Questore di Matera Gianfranco Bernabei
=> Al Questore di Messina Carmelo Franco Maria Gugliotta
=>Al Questore di Bari Giorgio Manari
=> Al Questore di Padova Luigi Mario Francesco Savina
=> Al Questore di Roma Giuseppe Caruso
=> Al comando della Guardia di Finanza di Matera
=> Al comando dei Carabinieri di Matera
=> Al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo
=> All’assessore della Salute della Regione Basilicata

Egregio Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
mi chiamo Sacco Eustachio ed abito a Matera. Le scrivo quest'e-mail per chiederLe come abbia passato il week-end. Io l'ho passato malissimo e spero che Lei l'abbia passato bene. Non Le voglio chiedere 5 minuti del Suo prezioso tempo solo chiederLe questo, ma anche per dirLe che oggi, giorno 09/08/2010, ho soccorso un uomo anziano in Via S. Pardo a Matera: costui, un anziano di 80 anni, era seduto su una panchina in una piazzetta e, vedendo un topo di grandi dimensioni che stava per aggredirlo, si è spaventato e ha cercato di ucciderlo col proprio bastone. Nel far ciò ha perso l'equilibrio ed è caduto a terra. Vedendo questa scena, mi sono avvicinato all'anziano, di nome Raffaele, e ho notato che il suo corpo si era riempito di ferite ed escoriazioni. È possibile che nel 2010 accadano fatti così vergognosi? Le chiedo questo perchè, se la sanità italiana funzionasse a dovere, le fogne sarebbero stata disinfestate dai ratti e fatti simili non sarebbero accaduti, perchè sicuramente non è il primo ma neanche l'ultimo di una serie di questi avvenimenti. Noi poveri cittadini paghiamo le tasse ma lo Stato non ci tutela. Vedendo quanto sangue perdeva l'anziano signore ho pianto come un bambino che vedesse ferito il proprio padre. Voglio infine dirLe nuovamente che il contagio non mi è stato causato da trasfusione di sangue infetto, bensì da somministrazione, senza la dovuta personale informativa, di medicinali sperimentali quali Ergan, Trilergan fiale, Mixogon, DDS 50 mg e Synacthen fiale, chimicamente composti con emoderivati infetti, dolosamente e strumentalmente usandomi come cavia. Le dico questo perchè vorrei che Lei richiamasse l'Avvocato Generale, i Ministri Tremonti, Sacconi, Fazio e altri ministri del palazzo di vetro perchè essi devono capire i danni che la mia persona ha subito. DDS 50 mg, infatti, è un medicinale molto concentrato che manda in tilt il cervello e crea danni permanenti ad esso. Questo medicinale non è mai entrato in commercio appunto per questi suoi effetti collaterali permanenti. Io mi ritengo tutt'oggi fortunato perchè riesco ancora a ragionare con il mio cervello. Ogni giorno, inoltre, mi somministravano 180 mg di Synacthen fiale, senza farmi consapevole degli effetti di questo medicinale e senza riportare la somministrazione sulle cartelle cliniche. Quando mi iniettavano questo medicinale a base di cortisone, il mio corpo provava un dolore immenso perchè iniettavano una dose enorme di medicinale e, anche se imploravo pietà, non mi ascoltavano perchè vedevano che mio corpo reggeva il farmaco. Essi non erano a conoscenza, però, dei danni che stavano causando al mio corpo. Dopo avermi usato come cavia per 10 giorni, sentivo di stare per morire e chiesi al direttore dell'università di Bari prof. Meneghini, al prof. Trimigliozzi e al dott. Lospalluto di aiutarmi perchè stavo per morire. Essi,invece, dissero che ero giovane e che ce l'avrei fatta. Ad essi importava solo il business creato da questi farmaci e non i danni causati alla mia persona. A differenza di DDS 50 mg che non è mai entrato in commercio, Synacthen fiale è stato modificato per alleviare gli effetti collaterali ed è entrato in commercio come RR, perchè Synacthen creava gravi lesioni interne. Dopo averLe scritto un ulteriore parte del mio calvario, voglio chiederLe: a che gioco sta giocando? Se le dicessi le parole “colposo” e “doloso” cosa farebbe? Quale parola è la più grave di queste due? Rispetti il diritto alla salute umana! Attendo da Lei una risposta. Se volete contattarmi chiamate i numeri 3397671429 o 3397671430. Distinti saluti.

Matera, lì 09/08/2010

Eustachio Sacco

sabato 7 agosto 2010

Lesoini

Questa sera ho inviato una nuova e-mail a vari politici italiani e al Parlamento Europeo di Strasburgo.


=> Al Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek
=> Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
=> Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi
=> Al Ministro della Salute Ferruccio Fazio
=> Al Presidente della Camera Gianfranco Fini
=> Al Presidente del Senato Renato Schifani
=> Al Ministro della Giustizia Angelino Alfano
=> Al Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone
=> Al Questore di Matera Gianfranco Bernabei
=> Al Questore di Messina Carmelo Franco Maria Gugliotta
=>Al Questore di Bari Giorgio Manari
=> Al Questore di Padova Luigi Mario Francesco Savina
=> Al Questore di Roma Giuseppe Caruso
=> Al comando della Guardia di Finanza di Matera
=> Al comando dei Carabinieri di Matera
=> Al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo
=> All’assessore della Salute della Regione Basilicata

Egregio Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
mi chiamo Sacco Eustachio e abito a Matera. Le scrivo quest'e-mail per farLa consapevole che il mio nucleo famigliare è composto da mio padre, mia madre e 15 figli, me compreso, tutti belli e sani. Da quando mi sono rivolto a delle cliniche italiane private, tra cui la dermatologia dell'università di Bari, l'istituto dermopatico di Roma e l'ospedale civile dell'università di Padova, però, è iniziato il mio calvario. Dal giorno in cui mi sono ricoverato, sono stato trattato peggio di un animale: all'inizio mi dissero addirittura che avevo tra 6 mesi e 2 anni di vita a causa di un tumore maligno. Ma la scienza non capiva ancora cosa fosse la malattia rarissima di cui soffrivo: la reticulosi isteocite lichenoide papulare nodulare granulare. Ho passato la mia gioventù negli ospedali, invece di giocare coi miei amici. Ho partecipato inoltre a 50 congressi nazionali, 20 congressi europei e 5 congressi mondiali. Se io avessi firmato un documento all'istituto dermopatico “Immacolata” di Roma, adesso sarei una cavia umana usata in Russia: sarebbero arrivati a casa molti dollari, ma io sarei morto negli anni '70. Hanno abusato del mio corpo perchè non ho avuto la possibilità di frequentare la scuola. Adesso io mi chiedo: dov'è la giustizia? Dove sono i controlli negli ospedali? Gli unici a subire sono solo i cittadini italiani e di tutte le altre nazioni. Perchè all'epoca non hanno effettuato dei controlli? Le elenco una minima parte dei farmaci e degli emoderivati sperimentali che mi somministravano: Ergan, Trilergan, Mixogon, DDS 50 mg e Synacthen fiale. Molti documenti a riguardo sono stati nascosti, quindi non posso dirLe l'elenco completo. Lei sicuramente ne sarà già a conoscenza. Sono state effettuate sul mio corpo 45 biopsie, senza che io sapessi qualcosa riguardo ciò che subivo. Sono stato trattato come carne da macello.
Le racconto ciò per farLa consapevole che qualche giorno fa si è tenuto un incontro tra l'Avvocatura Generale e il mio avvocato riguardo la causa che combatto a causa di ciò che ho subito. In questo incontro però sono stato calcolato come un invalido appartenente all'ottava categoria. Io non voglio essere considerato come tale, ma voglio essere considerato come una cavia che ha subito danni fisici, biologici, morali e lesioni interne causati dallo Stato Italiano. Io spero che Lei capisca la situazione in cui mi trovo e spero che sia l'Italia sia il Parlamento Europeo sappiano portare a galla la giustizia. Io mi ritengo non soltanto un cittadino europeo, ma un cittadino europeo e mondiale, perchè sono stato usato come cavia da tutto il mondo! Ricordate che sono stato usato come cavia umana e sono stati iniettati nelle mie vene farmaci ed emoderivati sperimentali! Pensate al diritto alla salute umana! Attendo da Lei una risposta. Se volete contattarmi chiamate i numeri 3397671429 o 3397671430. Distinti saluti.

Matera, lì 07/08/2010
Eustachio Sacco