Cerca nel blog

sabato 7 agosto 2010

Lesoini

Questa sera ho inviato una nuova e-mail a vari politici italiani e al Parlamento Europeo di Strasburgo.


=> Al Presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek
=> Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
=> Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi
=> Al Ministro della Salute Ferruccio Fazio
=> Al Presidente della Camera Gianfranco Fini
=> Al Presidente del Senato Renato Schifani
=> Al Ministro della Giustizia Angelino Alfano
=> Al Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone
=> Al Questore di Matera Gianfranco Bernabei
=> Al Questore di Messina Carmelo Franco Maria Gugliotta
=>Al Questore di Bari Giorgio Manari
=> Al Questore di Padova Luigi Mario Francesco Savina
=> Al Questore di Roma Giuseppe Caruso
=> Al comando della Guardia di Finanza di Matera
=> Al comando dei Carabinieri di Matera
=> Al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo
=> All’assessore della Salute della Regione Basilicata

Egregio Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
mi chiamo Sacco Eustachio e abito a Matera. Le scrivo quest'e-mail per farLa consapevole che il mio nucleo famigliare è composto da mio padre, mia madre e 15 figli, me compreso, tutti belli e sani. Da quando mi sono rivolto a delle cliniche italiane private, tra cui la dermatologia dell'università di Bari, l'istituto dermopatico di Roma e l'ospedale civile dell'università di Padova, però, è iniziato il mio calvario. Dal giorno in cui mi sono ricoverato, sono stato trattato peggio di un animale: all'inizio mi dissero addirittura che avevo tra 6 mesi e 2 anni di vita a causa di un tumore maligno. Ma la scienza non capiva ancora cosa fosse la malattia rarissima di cui soffrivo: la reticulosi isteocite lichenoide papulare nodulare granulare. Ho passato la mia gioventù negli ospedali, invece di giocare coi miei amici. Ho partecipato inoltre a 50 congressi nazionali, 20 congressi europei e 5 congressi mondiali. Se io avessi firmato un documento all'istituto dermopatico “Immacolata” di Roma, adesso sarei una cavia umana usata in Russia: sarebbero arrivati a casa molti dollari, ma io sarei morto negli anni '70. Hanno abusato del mio corpo perchè non ho avuto la possibilità di frequentare la scuola. Adesso io mi chiedo: dov'è la giustizia? Dove sono i controlli negli ospedali? Gli unici a subire sono solo i cittadini italiani e di tutte le altre nazioni. Perchè all'epoca non hanno effettuato dei controlli? Le elenco una minima parte dei farmaci e degli emoderivati sperimentali che mi somministravano: Ergan, Trilergan, Mixogon, DDS 50 mg e Synacthen fiale. Molti documenti a riguardo sono stati nascosti, quindi non posso dirLe l'elenco completo. Lei sicuramente ne sarà già a conoscenza. Sono state effettuate sul mio corpo 45 biopsie, senza che io sapessi qualcosa riguardo ciò che subivo. Sono stato trattato come carne da macello.
Le racconto ciò per farLa consapevole che qualche giorno fa si è tenuto un incontro tra l'Avvocatura Generale e il mio avvocato riguardo la causa che combatto a causa di ciò che ho subito. In questo incontro però sono stato calcolato come un invalido appartenente all'ottava categoria. Io non voglio essere considerato come tale, ma voglio essere considerato come una cavia che ha subito danni fisici, biologici, morali e lesioni interne causati dallo Stato Italiano. Io spero che Lei capisca la situazione in cui mi trovo e spero che sia l'Italia sia il Parlamento Europeo sappiano portare a galla la giustizia. Io mi ritengo non soltanto un cittadino europeo, ma un cittadino europeo e mondiale, perchè sono stato usato come cavia da tutto il mondo! Ricordate che sono stato usato come cavia umana e sono stati iniettati nelle mie vene farmaci ed emoderivati sperimentali! Pensate al diritto alla salute umana! Attendo da Lei una risposta. Se volete contattarmi chiamate i numeri 3397671429 o 3397671430. Distinti saluti.

Matera, lì 07/08/2010
Eustachio Sacco

Nessun commento:

Posta un commento